Sistema impiantistico di RetiAmbiente

Sistema impiantistico di RetiAmbiente

 

RetiAmbiente si occupa della gestione degli impianti per il trattamento dei rifiuti nell’Ambito Territoriale Ottimale (ATO) Toscana Costa.

Nella piena attuazione del piano industriale 2021/35, RetiAmbiente è impegnata a sviluppare impianti innovativi a freddo e a basso impatto ambientale orientati a massimizzare il recupero di materia.

La scelta strategica di autonomia impiantistica di RetiAmbiente S.p.A. per i flussi dell’ambito di riferimento, richiede interventi sull’assetto impiantistico volti a potenziare il trattamento orientato al recupero massimo di materia e alla chiusura dei cicli mediante innovazione tecnologica, soluzioni “taylor made” sui territori e sui flussi prevalenti, in una prospettiva d’industria del ciclo integrato dei rifiuti evoluta, digitalizzata e circolare.

 

Pertanto, oltre allo sviluppo degli impianti previsti dal Piano Straordinario d’Ambito, dal Documento Tecnico Attuativo di ATO e dalla Pianificazione Regionale, RetiAmbiente intende realizzare ulteriori impianti innovativi e ad alto tasso tecnologico, per estrarre, come da una miniera, la ricchezza in termini di risorse che si trova nei rifiuti urbani e che amministrerà in qualità di gestore unico titolare, nell’ATO Costa, della gestione del ciclo integrato dei rifiuti urbani.

In particolare, si tratta delle attività strumentali al servizio di gestione integrata dei rifiuti identificate nella progettazione e realizzazione di opere e impianti, riferiti a:

  • Realizzazione di 36 nuovi Centri di raccolta.
  • Riconversione dell’impianto in loc. Pioppogatto (Massarosa) in impianto di selezione e stabilizzazione con potenzialità massima pari a 140.000 t/a finalizzata alla selezione spinta del rifiuto indifferenziato per massimizzare il recupero di materia e la produzione di CSS di alta qualità. Nelle more della conclusione dell’intervento, qualora autorizzato, attivazione di una linea di compostaggio aerobico della frazione organica finalizzata alla riduzione del deficit di trattamento di ambito (sino a 40.000 t/a di frazione organica più 10.000 t/a di frazione verde); e contemporanea riduzione della capacità di trattamento della frazione indifferenziata sino a 100.000 t/a.
  • Adeguamento, successivamente all’ingresso nel perimetro di affidamento, dell’impianto Cermec di Gotara (Massa): l’intervento prevede un ampliamento della capacità complessiva di trattamento della frazione organica e verde (compreso eventualmente biomasse, rifiuti spiaggiati e legno) con rifacimento dell’intero impianto fino alla potenzialità al servizio dell’Ambito di 60.000 t/a di frazione organica e 37.000 t/a di frazione verde e contestuale chiusura e riconversione dell’impianto TMB la cui area dovrà essere destinata alle funzioni sopra indicate;
  • Revamping dell’impianto sito in loc. Buraccio (Porto Azzurro), al fine di consentire un funzionamento ottimale per il trattamento della frazione organica e verde raccolta sul territorio dell’Isola d’Elba con la potenzialità di 8.000 t/a (6.000 t/a di organico e 2.000 t/a di verde).
  • Realizzazione di un impianto di recupero materia mineralizzata e bio-metano derivante dal trattamento del sottovaglio (FOP) in uscita da TM da realizzare per un flusso di circa 42.000 t/a presso l’impianto di loc. Pioppogatto (Massarosa) o in alternativa in loc. Ospedaletto (PI).
  • Realizzazione di 4 nuove “Ri-fabbriche dei Materiali”, una per provincia, piattaforme di pre-pulitura e preparazione al riciclo delle frazioni secche da RD raccolte con sistemi domiciliari spinti di “porta a porta” o tramite il conferimento presso i CCR (carta e cartone, plastica e metalli).
  • Realizzazione di riciclerie.
  • Realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti ingombranti con due linee di trattamento per una potenzialità complessiva di 50.000 t/a in loc. Ospedaletto (Pisa).
  • Realizzazione di un impianto per il trattamento delle terre di spazzamento (integrabile con trattamento alghe e rifiuti provenienti da spiagge e coste) per il recupero di sabbia e materiali lapidei con una potenzialità di 30.000 t/a nel territorio del Comune di Cecina.
  • Realizzazione di un impianto per l’avvio a recupero di prodotti assorbenti per l’igiene della persona a Capannori (LU), con una potenzialità di 15-30.000 t/a.
  • Chiusura e/o post-gestione delle seguenti discariche (da parte del gestore nel caso in cui venga esercitata formalmente la relativa opzione da parte dei soggetti o enti proprietari degli impianti e venga stipulato specifico accordo tra l’Autorità e i medesimi soggetti o enti proprietari dell’impianto), anche mediante il completamento delle volumetrie previste e/o pianificate:
  1. discarica di Campo nell’Elba-Literno;
  2. discarica di Molazzana-Selve di Castellana;
  3. discarica di Croce al Marmo-Pisa;
  4. discarica delle Selvette-Capannori.
  • Post-gestione della discarica di Montecatini Val di Cecina-Buriano così come regolata da Accordo del 15.10.2018 tra Autorità e i Comuni di Casale Marittimo, Castelnuovo Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Volterra.

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